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== EDITORIALE ==
PRENDERE LA MANO
Nel santino che sarà distribuito a tutti durante le messe pasquali ho voluto mettere una frase di S.Oscar Arnulfo Romero che dice: "Il mistero Pasquale, ovvero la morte, la passione, la resurrezione di nostro Signore Gesù Cristo, sono per noi un fatto che facciamo nostro.
Non servirebbe a nulla tutto questo episodio della vita di Cristo, decisivo per la storia, se ognuno di noi non lo facesse proprio.” In fondo è la traduzione di quello che quasi duemila anni fa san Paolo scriveva ai cristiani di Corinto nella sua prima lettera: “Ma se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è
vana anche la vostra fede” (1Cor 15,14). La domanda che tutti almeno una volta nella vita si fanno che suona più o meno così ‘A cosa serve credere?’ è quindi sbagliata, o quanto meno è impostata ‘a rovescio’.
Dobbiamo cambiare punto di partenza. Non dobbiamo chiederci l’utilità della fede in senso materiale, ma prima di tutto se ho fatto mio l’evento della passione, morte e risurrezione di Gesù. Perché se è così nella nostra esistenza tutto acquista un significato diverso, dal primo all’ultimo respiro: gioie, dolori, sofferenze, fragilità, affetti, lavoro vengono illuminati dalla pace
del Risorto.
Celebrare la Pasqua significa allora farsi prendere la mano da Gesù, come nell’immagine il Risorto prende quella del dubbioso Tommaso, sapendo che come credenti il Lui troviamo la forza per vivere insieme la vera gioia.
Buona Pasqua a tutti!
don Tiziano