venerdì 11 aprile 2025
EDITORIALE VOCE AMICA : La gioia e la speranza - PASQUA 2025
La Pasqua ci racconta il cuore della nostra fede: Gesù è risorto, è vivo, ed è con noi. Tra tutte le apparizioni
del Risorto narrate dal Vangelo, ce n’è una che mi piace molto, forse perché vi ci possiamo immedesimarci un po’ tutti: quella a Tommaso.
Tommaso non c’era quando Gesù si era mostrato per la prima volta agli altri discepoli. Quando gli raccontano che lo hanno visto vivo, lui non riesce a crederci.
Ha bisogno di toccare, di vedere con i propri occhi, di capire. E Gesù non lo rimprovera, non lo esclude. Torna, si fa vicino a lui, gli mostra le mani e il fianco, e lo invita a non essere incredulo, ma credente.
Quante volte, anche noi, ci sentiamo un po’ come Tommaso? Quando la vita si fa pesante, quando preghiamo e non vediamo risultati, quando ci chiediamo dov’è Dio in mezzo alle nostre fatiche… È umano avere dubbi.
La cosa bella è che Gesù non si scandalizza: viene incontro anche alle nostre fragilità, con pazienza e amore.
La Pasqua ci dice proprio questo: la fede non è avere tutte le risposte, ma fidarsi anche nel buio. È lasciarsi raggiungere da Gesù, che entra a porte chiuse, che non si arrende davanti alla nostra durezza di cuore. È dire, come Tommaso, con sincerità, meraviglia e la gioia nel cuore: “Mio Signore e mio Dio!”.
Ma c’è qualcosa di ancora più grande che nasce da quella gioia: la speranza. La speranza pasquale non è una semplice attesa che “le cose vadano meglio”. È sapere che, anche nelle situazioni più buie, Dio non ci abbandona. È credere che ogni notte ha la sua alba, ogni lacrima la sua consolazione, ogni dolore una resurrezione. In questi tempi in cui spesso ci sentiamo stanchi, preoccupati o disorientati, la Pasqua ci ricorda che la vita vince. Che il bene, anche quando sembra nascosto, è più forte. E che noi non siamo soli: il Signore cammina con noi, ogni giorno.
La sfida per noi, oggi, è quella di essere, come ci suggerisce Papa Francesco in questo Anno Giubilare, “portatori di speranza” nella nostra quotidianità: in famiglia, al lavoro, con gli amici. Con una parola gentile, un gesto di cura, una scelta coraggiosa. La speranza è contagiosa, proprio come la gioia!
In questo tempo pasquale, chiediamo la grazia di una fede semplice, vera, fatta di passi piccoli ma sinceri.
E impariamo anche noi ad avere pazienza con chi, intorno a noi, è ancora in ricerca del senso della vita o si pone domande profonde.
Come Gesù ha fatto con Tommaso, facciamoci prossimi, senza giudicare, ma con il cuore aperto.
Auguro ad ognuno una Pasqua piena di speranza, gioia e di fiducia. Gesù Risorto ci renda persone capaci di sorridere alla vita… anche quando è faticosa.
Buona Pasqua a tutti!
don Tiziano