Clikka per scaricare VOCE AMICA |
È proprio vero: i bambini ti spiazzano con le domande che vanno al cuore dei problemi e ti costringono a risposte autentiche!
È quello che mi è capitato nei giorni scorsi quando un bambino della nostra scuola materna parrocchiale mi ha fatto una domanda semplice ma profonda. “Il vescovo ha sempre
parlato della croce. Ma a cosa serve la Croce?”.
È una domanda che interpella chiunque e invita a prendere posizione davanti al mistero della passione, morte e risurrezione di Gesù.
La croce di per sé rappresenta molte cose: un pezzo di oreficeria, un'insegna, una scultura in pietra o in legno.
Ma c’è dell’altro. In passato, chi non sapeva scrivere firmava apponendo appunto una croce in calce ad un documento.
La croce è inoltre l'incrocio di una linea verticale con una orizzontale e ha un legame con la posizione del corpo quando si trova in piedi. Si va dalla terra, su cui poggiano i piedi, al cielo dove si eleva la testa, come pure da una parte all'altra dell'orizzonte quando vengono distese le braccia.
Ma per noi oggi, nel 2024, che facciamo parte di una società basata sull’utilitarismo, a cosa serve la croce? È davvero una domanda che dobbiamo fare a noi stessi.
Forse la risposta l’abbiamo o vicina a noi.Nella chiesa di Solarolo ci sono 3 croci ma solo 2 crocifissi. In quello dietro l’altare non c’è … perché è risorto e vivo in mezzo a noi.
E più la guardo, più mi rendo conto che l’intuizione profetica di mons. Babini, è molto più di una risposta alla domanda iniziale.
É davvero il senso della nostra fede e della nostra vita.
Buona Pasqua a tutti!
Don Tiziano