E' in distribuzione il nuovo numero di VOCE AMICA !
Lo trovate anche in versione PDF seguendo i link dell'archivio oppure cliccando sull'immagine di questo POST !
== EDITORIALE ==
CIELO E TERRA
Tutti nella vita viviamo l’esperienza della morte di persone care. Spesso succede, in questi casi,che i bambini chiedano è dove è andato il nonno/nonna. Quasi sicuramente i genitori rispondono ‘In cielo’, ma è una risposta che non cancella la tristezza che nasce da non poterli più vedere con gli occhi.
Il racconto dell’Ascensione, però, sottolinea gli apostoli tornarono a Gerusalemme con grande gioia. Un cosa proprio strana! Ma come?!?! Invece di essere tristi perché Gesù sale al cielo, Pietro e gli altri apostoli sono pieni di gioia… Non è che non vedessero l’ora che Gesù partisse. La cosa vera è che si fidavano di Gesù, che credevano a quelle parole che aveva detto loro che sarebbe andato in cielo non per scomparire ma per essere più vicino a loro. Perché andare in cielo non vuol dire ‘essere un astronauta’ ma entrare nel mondo di Dio che è presente ovunque. I discepoli, quindi hanno capito che Gesù da quel momento sarebbe sempre stato con loro, fedele a quella promessa che troviamo nell’ultimo versetto del vangelo di Matteo “Ecco sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28,20). Per essere più precisi, i discepoli si ricordavano che Gesù aveva detto loro che sarebbe stato presente in modo particolare in tre ‘luoghi’.
•Il primo è l’Eucaristia, così che quando celebriamo la messa celebriamo un Vivente.
•Il secondo è la comunità, la Chiesa, perché quando ci riuniamo nel suo nome, Gesù è in mezzo a noi (ricordiamoci Mt 18,20).
•Il terzo luogo in cui è presente Gesù sono i poveri: “Tutto quello che avete fatto ad uno dei miei fratelli più piccoli lo avete fatto a me” (Mt 25,40).
Per vedere Gesù in cielo, non serve quindi il telescopio, ma occorre invece il microscopio, quello strumento che ci fa vedere dentro gli oggetti, che ci mostra l’infinitamente piccolo. E questo microscopio lo abbiamo già tutti: si chiama cuore. Il nostro cuore deve essere quel microscopio che ci aiuta vedere Gesù presente nelle piccole realtà, lì dove lo sguardo di molti non si ferma neppure! Celebrare la festa dall’Ascensione e ritornare a vivere un cammino di fede insieme a Maria, Madonna della Salute, può essere l’occasione per aprire gli occhi del cuore e riscoprire che la fede non è prima di
tutto fermarsi a guardare il cielo, ma è farsi carico della terra e delle sue fatiche.
Diceva S.Oscar Arnulfo Romero, vescovo di San Salvador in America Latina e ucciso mentre stava celebrando messa nella sua Cattedrale: “I cristiani sono chiamati a fare in modo che la terra diventi cielo”. In tempo di conflitti (internazionali o familiari), non del tutto usciti dalla pandemia, la festa della Ascensione sia l’occasione per tutti, redenti e non, di non sentirsi abbandonati ma incoraggiati da Dio, a rimboccarci le maniche nella fede.
don Tiziano