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== EDITORIALE ==
ASCOLTARE
La Quaresima è per tutti tempo di conversione all’ascolto, alla realtà e alla spiritualità. Ascolto, innanzitutto, della voce dei bambini, che mi colpiscono con la loro spontaneità con frasi come: “Non mi ricordo cosa c’era prima del virus”. Ma arrivano al cuore anche le parole degli adolescenti: “Sto perdendo gli anni più belli della mia vita’. Infine ho letto le parole di alcuni parroci, insieme con i loro catechisti e collaboratori pastorali, che vedono diminuite il numero delle attività e la partecipazione del popolo, preoccupati di non riuscire a tornare ai livelli di prima, ma nello stesso tempo consapevoli che non si deve semplicemente sognare un ritorno alla cosiddetta normalità. Ascoltare in profondità tutte queste voci anzitutto fa bene alla nostra parrocchia. Abbiamo bisogno di imparare ad ascoltare in modo empatico, interpellati in prima persona ogni volta che un fratello si apre con noi.
L’ascolto, infatti, trasforma anzitutto chi ascolta, scongiurando il rischio della supponenza e dell’autosufficienza.
Una comunità che ascolta è una Chiesa sensibile anche al soffio dello Spirito. Ascolto della Parola di Dio e ascolto dei fratelli e delle sorelle vanno di pari passo. L’ascolto degli ultimi, poi, è nella Chiesa
particolarmente prezioso, poiché ripropone lo stile di Gesù, che prestava ascolto ai piccoli, agli ammalati, alle donne, ai peccatori, ai poveri, agli esclusi.
La Quaresima può aiutarci ad abbassare i toni, le contrapposizioni per leggere la realtà e annunciare il Vangelo con la vita prima ancora che con le opere.
Buon cammino quaresimale, dove ascoltare il doppio e parlare la metà.
don Tiziano